Festa delll’Assunta di Cammarana, una storia di quasi 300 anni

Una storia piena di fascino quella dell’Assunta di Cammarana venerata in un piccolo paese di pescatori chiamato Scoglitti. 
Le origini risalgono al V sec. a.C. cioè il periodo della fondazione dell’antica civiltà camarinense, una colonia greca. Questa colonia nel corso dei secoli ebbe molte guerre contro la città madre Siracusa e successivamente venne anche saccheggiata dai Romani, ma che poi riuscì a rialzarsi grazie al potente porto. Nel 876 venne una seconda volta completamente distrutta dagli arabi e così rimase solo l’acropoli della città i cui resti del tempio di Minerva, il porto e l’agorà servirono per ricostruire il Santuario della Madonna di Portosalvo. I festeggiamenti si celebravano tra il 13 e 15 agosto assieme a delle tradizioni pagane in onore della dea Minerva con gare di cavalli, processione a lume di lampare, fiere e la famosa “antinna a mare” un gioco che ancora oggi si porta avanti.
Disgraziatamente la chiesa di Cammarana venne distrutta da un incendio nel 1834. Alcuni abitanti di una città vicina presero la statua della Madonna per portarla con sè, ma gli abitanti di Scoglitti riuscirono a riprendersela e a custodirla in una chiesa del duca Gioacchino Ferreri di Comiso.
Ma qualcosa di affascinante e misterioso, tuttora,  rievoca  quel santuario distrutto…forserichiama la Madonna a sé? Racconti antichi ci tramandano la presenza di un tesoro nascosto, non disincantato se non la notte di ferragosto… E poi, secondo il racconto di alcuni anziani della frazione vittoriese e dello studioso del folklore siciliano, Giuseppe Pitrè pare che tutti gli anni, durante la vigilia di ferragosto, nel santuario distrutto si senta il suono di una campana. La campana protagonista delle feste di ferragosto che i turchi avrebbero gettato in mare. Ogni anno, nella notte che precede la festa, suona con malinconia per richiamare l’Assunta che è andata via dalla collina di Cammarana. Incanto e nostalgia!
Non più Madonna di Cammarana ma Madonna di Portosalvo patrona della frazione. Festeggiamenti che iniziano il primo agosto e terminano l’otto settembre rispettando il rito bizantino. La penultima domenica è preceduta da un triduo di preparazione: il venerdì, un pellegrinaggio in cui ogni fedele con una fiaccola accompagna il Simulacro della Madonna lungo la riviera di Cammarana, per ricordare l’antica dimora della Vergine. Ai piedi della collina di Camarina rievocazione del grande evento risalente all’anno 1834 in cui il simulacro della Madonna lascia definitivamenteCammarana per essere portato nella chiesa di Scoglitti. 
La domenica mattina processione a mare su un motopeschereccio del simulacro, percorrendo tra le onde del mare fino al raggiungimento del promontorio di Cammarana e la Riviera Gela per poi rientrare in porto e ricondotto in processione in chiesa. La sera trionfale uscita del simulacro della patrona inneggiata da lanci di volantini, palloncini spettacolo di fiori ed infine spettacolo dei fuochi d’artificio nel porto di Scoglitti.

Federica Bonifacio